Gufram - Seduta Torneraj rosso

Torneraj è una seduta dallo spirito rivoluzionario. Progettata da Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rossi alla fine degli anni Sessanta, è uno dei simboli dello spirito "fuori dagli schemi" di Gufram. Torneraj, infatti, è una seduta che si ribella alle imposizioni, in pieno spirito progettuale radicale: cerca di opporsi al proprio peso e torna sempre alla forma iniziale – lo schiacci e ritorna – e si oppone all'idea di novità perenne nelle cose. Torneraj è un oggetto che cerca strappi e usura; occorre utilizzarlo per scoprire la sua vera essenza, il suo significato più profondo. L'uso ripetitivo di Torneraj, infatti, creerà delle crepe sulla superficie della seduta, che le conferiranno valore aggiunto con il passare del tempo. Le forme geometriche elementari (un quarto di cilindro), insieme ai colori primari della superficie (lo sfondo è una leggera trama a quadretti bianchi), fanno di Torneraj una forma quasi archetipica, un modello primordiale. Anche se non sembra una poltrona, si trasforma in una seduta sotto il peso del proprio corpo, giocando così sull'ambiguità forma-funzione, da sempre uno dei tratti distintivi di Gugram. Torneraj è un pezzo realizzato in poliuretano espanso rivestito in Guflac, la speciale ed unica finitura brevettata da Gufram che permette di rendere il poliuretano somigliante alla pelle, pur mantenendone la flessibilità e la morbidezza. Il foro al centro dello schienale facilita il sostegno del peso del corpo e il ritorno alla configurazione originaria; allo stesso tempo funge da maniglia, affinché la seduta possa essere trasportata con facilità, evidenziandone così lo spirito libero e nomade. Ed è proprio per celebrare la carica rivoluzionaria di questo pezzo, che fa parte della collezione del MoMA, che Gufram ha deciso di riavviare la produzione di Tornetaj, rendendo così omaggio al suo spirito controcorrente che lo contraddistingue.

Ceretti/Derossi/Rosso

A partire dalla metà degli anni Sessanta, Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso hanno interpretato l'architettura e il design come uno dei mezzi per partecipare alle lotte sociali e politiche del tempo. Riuniti a Torino sotto l'egida del Gruppo Sturm, di cui sono stati i principali animatori, hanno progettato insieme gli allestimenti di quei locali pubblici che hanno segnato un'epoca per lo spettacolo italiano: il Piper Club e l'Altro Mondo di Rimini. Con la collaborazione tecnica di Piero Gilardi, progettano i primi arredi in poliuretano espanso con un atteggiamento e un approccio anti design.
Con il tempo il loro lavoro acquisisce una funzione educativa, socio-politica e culturale, tanto da essere invitati nel 1972 a partecipare a una mostra organizzata al MOMA di New York dal titolo Italy - the New Domestic Landscape e curata da Emilio Ambasz.

Gufram

Gufram è un marchio italiano di Interior Design conosciuto a livello globale per spingere i limiti del design industriale. Con il suo spirito Radical Design e la sua sperimentazione anticonformista legata alla ricerca estetica, tecnologica e materiale, Gufram ha creato sedute e icone del design d'interni che sono entrate nell'immaginario collettivo: prodotti giocosi, sovversivi e dissacranti dall'anima POP, progettato volontariamente come oggetti anti-design. Gufram nasce a Torino come entità artigianale, dove gli artigiani specializzati in tappezzeria, ebanisteria e imbottitura di mobili incontrano l'avanguardia artistica e internazionale con l'obiettivo di dare vita a un nuovo modo di intendere l'arredamento moderno. Dal 1966 Gufram produce icone del design che sono diventate uniche nella forma e nel valore grazie alla contaminazione incrociata tra l'approccio al design industriale, la creazione artigianale e l'estro fantasioso tipico dell'arte. Gli inconfondibili arredi di Gufram come il divano Bocca, la chaise lounge Pratone e il hall tree Cactus (solo per citarne alcuni), noto anche come Sculture Domestiche in grado di interpretare il punto di contatto tra il mondo artistico e quello del design, sono ora esposti nelle case più belle e nei musei più rinomati del mondo.