Giampiero Romanó, classe ’73, è un artista milanese. Non si forma ai corsi di design nè frequentando un’Accademia delle Arti, ma tra i chiodi, i martelli e le vernici del proprio laboratorio, nel cuore pulsante del quartiere di Porta Venezia, dedicandosi per più di vent’anni alla ricerca e al restauro di pezzi di vintage-design.
Sin dai primi anni viaggia molto alla ricerca dei pezzi vintage dei grandi nomi italiani del design, facendosi una cultura sul campo, attrezzi alla mano; la sua diviene una passione irresistibile.
Qualche anno dopo inizia a collaborare con la rivista Toiletpaper Magazine Di Maurizio Cattelan e Pier Paolo Ferrari e la sua creatività, unita a una ormai grande esperienza, prende forma in una collezione di oltre 100 pezzi realizzati ed esposti in tutto il mondo.
Ironico, visionario e dotato di una grande manualità, sviluppata in anni di lavoro artigianale, Giampiero inizia a dare voce alle proprie idee ed ispirazioni, creando un universo alternativo fatto di specchi.
Sono questi infatti i protagonisti delle sue creazioni: gli specchi. Alcuni li taglia, altri li cuce, li smonta, li illumina, li crivella.
Si potrebbe cercare di interpretare i pezzi d’arte di Giampiero Romanó come una sua ricerca d’identità; magari è così, ma Giampiero non si concede il tempo di fermarsi e riflettere: deve creare.
La sua esigenza è solo quella di non trattenere quello che sente e di dare forma a tutto quello che immagina.